

Hai mai pensato alla possibilità di ridurre il costo degli affidamenti bancari della tua impresa?
Molti imprenditori utilizzano spesso l’indebitamento bancario, prevalentemente di breve periodo, al fine di accompagnare il fabbisogno finanziario della propria azienda.
Gran parte delle piccole e piccolissime aziende utilizza gli scoperti di conto corrente come fonte permanente di approvvigionamento finanziario ma soprattutto monetario ovvero utilizza la banca come fosse una risorsa di facile approvvigionamento e di fatto inesauribile.
Questo comportamento è un errore che, se protratto nel tempo, modifica negativamente la struttura finanziaria dell’impresa, rendendola pressoché dipendente dall’approvvigionamento bancario (cosiddetto Capitale di Credito).
Quali considerazioni possiamo trarre da un siffatto contesto?
Le imprese che fanno spesso ricorso a queste forme tecniche di indebitamento finiscono con il contabilizzare costi della provvista, ovvero oneri finanziari, sempre crescenti con inevitabile e conseguente riduzione dei margini operativi.
Un buon imprenditore deve rendersi conto che un approccio abitudinario nell’utilizzo di forme tecniche quali prevalentemente lo scoperto di conto corrente, forme non sempre coerenti con le esigenze finanziarie della propria azienda, pregiudica i margini di redditività e non avvia quel circolo virtuoso che è conosciuto come autofinanziamento.
L’impresa, soprattutto quella manifatturiera, sostiene prima i costi e solo successivamente contabilizza ricavi che dovrebbero generare entrate finanziarie in tempi sostenibili. Lo sfasamento temporale tra entrate ed uscite determina il fabbisogno finanziario che non può essere soddisfatto prevalentemente dall’indebitamento bancario di breve termine.
Una corretta gestione finanziaria deve essere innanzitutto attenta al monitoraggio dei propri crediti commerciali e del corretto rispetto dei tempi d’incasso.
Sane politiche di Credit Management, sia in termini di prevenzione che di gestione del credito commerciale, favoriscono flussi ordinari di cassa che, se ben gestiti ed organizzati, evitano l’oneroso ricorso all’indebitamento bancario di breve termine.
Quale consiglio per i nostri imprenditori?
Non preoccupatevi soltanto di contrattualizzare con la vostra Banca il saggio d’interesse sugli scoperti di conto corrente o sulle anticipazioni bancarie dei vostri crediti, ivi comprese le relative commissioni.
Prestate la necessaria attenzione alla fonte più economica e finanziariamente più corretta che la vostra impresa è in grado di esprimere nello svolgimento del ciclo produttivo.
Per soddisfare le esigenze finanziarie della vostra impresa è utile alimentare la gestione armonica e pragmatica dei vostri flussi creditizi: meno banca e più autofinanziamento.